venerdì 24 ottobre 2008

Le (tristi) pagelle

Un'altra umiliante sconfitta si abbatte come il peggiore degli uragani tropicali sulla già depressa formazione del Metallurg: 2-6 è un risultato che non permette repliche nè giustificazioni di alcun tipo, ovviamente si dirà che è ingiusto, immeritato, che non rispecchia la realtà della partita, eppure agli atti rimarranno soltanto i pesantissimi numeri. Ultimi a 3 punti, pochi gol all'attivo, tantissimi di passivo... inutile ribadire ancora che bisogna che l'aria cambi, e che lo faccia in fretta, bisogna che saltino fuori fatti, risultati.



Ecco quindi le pagelle:

ANTONIO: 6,5 Sempre fra i migliori, fa il possibile per difendere il provvisorio vantaggio del Metallurg ma sbaglia qualche rinvio di troppo. Prende un paio di gol davvero imparabili, missili di quelli che tirava Adriano a 15 anni, eppure tutto sommato si deve sempre a lui se il risultato non sia ancora più disastroso di quanto già lo sia. MARTIRE.

GEMELLO: 5,5 Partitaccia anche per lui, difende molto bene nelle prime battute ma perde il controllo a metà gara. Procura un rigore agli avversari nel tentativo di arginare l'ennesimo affondo in contropiede dei Peppers, poi s'innervosisce e corre ad ubriacarsi in panchina, la sua assenza in difesa mette nel panico il Metallurg. Si riscatterà solo parzialmente nel finale rientrando come punta-centrocampista offensivo, un paio di buone occasioni ma la palla non ne vuol proprio sapere d'entrare. ALCOLIZZATO.

TOMMY: 6 A disagio col nuovo schema che vede Beatiful Mind davanti alla difesa a due Gemello-Tommy, la musica però cambia quando si trova a marcare la mastodontica punta dei Peppers, si ricorderanno un paio di celebri e sordi scontri che han fatto tremare l'intera Ostiense! Progressivamente comincia ad aggredire anche a centrocampo con la tenacia di un bufalo impazzito, chiude la partita in avanti divorandosi due gol a tu-per-tu col portiere avversario. Risulterà più presente in avanti che in difesa, ed il risultato parla chiaro. Comunque, MOSTRUOSO!

D'ABBICCO: 6 Gestisce con furia la sua fascia di competenza, un paio di ottime discese e grande determinazione a metà campo, sente molto la partita e lo dimostra la fuoriosa e drammatica lite in pugliese con la gigantesca punta dei Peppers (sottotitolata alla pagina 777 di televideo). Purtroppo anche lui è mancato un po' in difesa ed ha sofferto moltissimo il pressing avversario a metà gara, che poi è stato il momento in cui il Metallurg è letteralmente affondato. GUERRIERO APACHE.

BEAUTIFUL MIND: 6,5 Indimenticabile la sua doppietta che permette al Metallurg di portarsi in vantaggio, memorabile il suo avvio di gara e la sua incornata di testa che impressiona tutto lo stadio ed i 10 spettatori non paganti. Fa un lavoraccio davanti alla difesa in avvio e tutto funziona bene, spaesato nel finale continuerà a lottare fino alla fine senza più trovare l'incisività delle prime battute, ma è grazie a lui se ieri il Metallurg non ha chiuso a 0 il conto delle reti. ORGOGLIO DELLA SQUADRA.

DI BLASI: 6 Corre come un bovino e suda come un muratore imbottito di birra nazionale, tantissima quantità ma manca puntualmente l'appuntamento col gol in più occasioni. Distribuisce comunque una serie di invitanti palloni e tiene alto il pressing del Metallurg nella fasi più buie della squadra. Sfortunato ma mai domo, confuso ma comunque determinato. Copre il centrocampo in lungo e in largo ma ci vuole di più, più concretezza. FACTOTUM.

VITO: 5,5 Sgobba tutta la partita e paga in lucidità e concretezza. Anche lui troppo poco incisivo, si trova a disagio in un ruolo molto difficile, spalle all'avversario, in ripartenza contro la difesa schierata. I Peppers sono serratissimi e capitan Cannone ed il suo centrocampo fanno buona guardia su di lui, rendendogli la vita parecchio difficile. Riesce comunque a stampare una mina sulla traversa della porta difesa da Skizzo e pressa fino allo sfinimento, tanta voglia di fare, una brutta serata anche per lui, la palla proprio non entra. SACRIFICATO.

GUARDIOLA: 5,5 Poteva essere una gran partita la sua, parte subito benissimo rendendosi un punto di riferimento avanti e giocando tutti i palloni che riceve. Paga una scarsa condiziona fisica che lo costringe in panchina già al decimo minuto, cosa che farà venir meno l'offensività Metallurgica. Produce una quantità invidiabile di tiri in porta, tira da ogni posizione e riesce anche a bucare il pallone dei Peppers con uno staffilococco di inaudita potenza. Cerca di reggere finchè può ma la fatica gli si insinua nel cervello, rendendolo poco lucido sotto porta, chiude infatti a secco in quanto a reti. Peccato davvero, il ragazzo ha del talento da dimostrare. PROMETTENTE.

6 cazzate:

Cannone 24 ottobre 2008 alle ore 21:48  

giovani...non rubiamo!!!sono 7 le pappine

Anonimo,  24 ottobre 2008 alle ore 21:59  

ho capito
il rischioso battibecco di ieri mi ha aperto gli occhi: il momento di lucidità.
dobbiamo cambiare mentalità :
in campo con la consapevolezza dei professionisti di questo torneo, l'esperienza di chi ne sa, la sicurezza della squadra esperta ma che in questo momento deve tenere duro e lottare.
concentrazione, cazzo, calma approccio professionale alla partita, dobbiam o lottare con il pugnale tra i denti ma con la testa sulle spalle.
aspettando l'attacante reagiamo da campioni, con la sicurezza di chi sa che può vincere.
ripartiamo, andiamo avanti
AVANTI METALLURG!
mad rabbit (2)
p.s. il numero 4 è nuovamente libero

Anonimo,  25 ottobre 2008 alle ore 04:46  

si ho capito che sono 7, per comodità di calcolo ne contiamo 6... gemello si confonde facilmente e non vale la pena dimostrare ancora una volta le sue lacune in matematica: quindi 2-7 nel ricordo di tutti 2-6 per la cronoca :D

Sir Charles Littlegood 25 ottobre 2008 alle ore 12:25  

sagge parole di d'abbicco. il nuovo motto dev'essere: calma olimpica!!

spinti da atarattica consapevolezza possiamo vincere contro chiunque, ma iniziamo piano piano a rialzare la testa contro il verza.

raccogliete le forze.

Anonimo,  27 ottobre 2008 alle ore 00:56  

Squadra. Non ho certo attraversato a piedi tre km di quaranta gradi e umidita' a 200 per sedermi davanti a questo coso, con la radio che canta qualcosa come 'shackwaty l'ano', e vedere i miei compagni, amici, fratelli metallurghi associarsi scientemente all'immagine di un materasso. Ma dio cane.
Non e' la crisi di risultati, che sticazzi, e' che porcoddio fuori le palle. Basta con questa storia dell'attaccante e delle assenze. Chiamate baudaffi o chi altri, ma mai piu' in campo senza la precisa consapevolezza che l'avversario va affrontato, stuprato analmente sine sputazza e quindi lasciato agonizzante sul lungotevere in festa. Sticazzi il risultato. Il derbi sia il fuoco della rinascita. Vincere.

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