I Presidentissimi acquistano il Metallurg

E' di questa mattina la notizia bomba (è proprio il caso di dirlo) della settimana. In una conferenza stampa congiunta nei pressi della Bombonera Ostiense, dove sono arrivati su due elicotteri privati atterrando proprio sul terreno di gioco, il presidente iraniano Ahmadinejad e il capo di stato del Venezuela Hugo Chàvez hanno annunciato la creazione di una cordata internazionale che rileverà il 60 per cento della quota azionaria della società sportiva D.P.O. Metallurg.
"Negli ultimi giorni - ha spiegato ai numerosi cronisti Ahmadinejad - sono stato ripetutamente contattato dal Real Verza, che mi ha implorato di imprigionare il loro capitano Milluzzi. Non potendo resistere a una così ghiotta tentazione, ho deciso proseguire nella mia operazione di destabilizzazione del Campionato F.I.C.A. Per indole e per sentimento, la soluzione più giusta mi è sembrata quella di acquistare il D.P.O. Metallurg, squadra che mi rispecchia nell'indole e nello spirito. Ho in mente grandi progetti per la mia nuova compagine, che foraggeremo a colpi di petroldollari".
L'affare sembra dunque essere fatto, anche se numerosi sono stati i dubbi su dove il presidente di Teheran abbia trovato i fondi necessari - si parla di 200 milioni di dollari - per rilevare questa consistente quota azionaria. Pare che Ahmadinejad abbia sborsato di tasca propria oltre la metà del bottino, ma si sia visto costretto a coinvolgere il ricco amico Chàvez nell'operazione.
"Mi ci sono buttato come il gatto ai budelli - ha spiegato il presidente venezuelano - ho sempre seguito con simpatia e affetto le sorti del Metallurg e la proposta dell'amico Mahmud mi è sembrata come la coronazione di un sogno: una squadra operaia è il giusto premio per le aspirazioni sportive di un rivoluzionario bolivariano".
Ci si interroga adesso su quali saranno gli ordini e le priorità impartite dalla nuova dirigenza. "Nonostante l'attuale crisi - ha proseguito Chàvez - il nostro primo obiettivo è risollevare il morale e la classifica dei nostri uomini e portarli alla vittoria del campionato. Non ci interessa con quali mezzi, io ho solo invitato i miei ragazzi a non ascoltare i capricci avversari e a ridurli in poltiglie alla prima occasione. Del resto, se le cose non si ottengono con le buone, con le cattive il successo è assicurato, come dimostrano le nostre aggressive politiche estere".
Ahmadinejad si è dimostrato totalmente d'accordo: "Hugo ha ragione, il fine giustifica i mezzi e poi, io ho sempre adorato le partite concluse in un bagno di sangue. Per questo abbiamo deciso di lasciare carta bianca ai nostri uomini, in particolare a The Last Line of Defecence, che da oggi, a titolo onorifico, entrerà a far parte del corpo armato dei Pasdaran, una milizia dalla tradizione millenaria e notoriamente senza scrupoli. Se questo poi non dovesse bastare, sono fermamente convinto che la testa di Milluzzi, impagliata in sede, varrebbe più di mille trofei".
Tra gli applausi scoscianti dalla platea i due presidenti si sono scambiati una calorosa stretta di mano e sono volati via sollevando una nuvola di polvere su una ancora più tetra Bombonera Ostiense.