mercoledì 13 febbraio 2008

Cronaca della Terza di Campionato



Gli occhi della tigre sono tornati. Questa è la chiave di lettura più importante della partita che ha visto trionfare i maleodoranti calciatori del metallurg nella ormai classicissima di campionato contro i chiacchieroni vernacolieri del Verza.
Il bagno di umiltà al quale si era appellato il direttore generale è servito a ricompattare gli animi e a tenere ben tappate le orecchie degli atleti neri che nelle ultime settimane si era fatti incantare un pò troppo dalle sirene della stampa. Il mister poi ci ha messo del suo a preparare a puntino la partita con l'arguzia tattica che lo ha sempre contraddistinto e mettendoci anche un pizzico di veleno facendo tappare la vena dei suoi fidatissimi!
All'ingresso in campo la concentrazione è evidente e ben scolpita sul volto dei demoni con l'odore e la tempra della roccia lavica. Nessuna parola, la partita comincia con una sola consapevolezza dichiarata, stasera non si faranno prigionieri, anzi massacreremo quelli rimasti. La squadra è sicura, tatticamente perfetta, incapace di pensare a qualsiasi altra cosa che non sia la vittoria con grossissimo margine. Nemmeno l'iniziale svantaggio preoccupa i dopolavoratori popolari operai che non si dicono una parola, ma continuano a giocare come se nulla fosse, e quando Behemoth pareggia, il conto con il suo primo gol in maglia nera, si capisce che questa partita è nata sotto auspici sangunari. Da quel momento in poi la partita prende la piega che doveva prendere, con uno Sparacino superiore nel suo nuovo ruolo e il Morte che spiega le sue ragioni alla squadra facendo capire come servirlo. A quel punto il meccanismo è perfetto e si comincia con valanghe di gol davanti e sonori schiaffoni dietro. La Partita non ha storia, Setteciole pare tornato alla brillantezza di un tempo, si tende come un arco di granito e lascia partire fendenti fiammeggianti. Nonostante l'impressionante vantaggio, la squadra non pare scomporsi continua a sfoderare i denti d'acciaio per tutti i novanta e passa minuti e gli unici suoni che si odono in campo sono il costante ronzio di zanzare toscane e le ciabbattate metallurghe che inchiodano i fastidiosi insetti sul muro della sconfitta fiaccandole nel fisico ma mai nella lingua.
La partita è a senso unico, la rabbia negli occhi dei Demoni è tale che avrebbe sconfitto anche una formazione di irregolari dell'esercito neozelandese. Il risultato finale è di 14 a 3 e nemmeno il triplice fischio del colonnello lobanovsky placa la sete di sangue degli Atleti Kalashnikovi che si dirigono negli spogliatoi sussurrando: "E' finita zero a zero, la prossima volta li seppelliremo in una fossa comune!"
Il Professore a fine partita dichiara: "il merito non è mio ma dei ragazzi, sono i miei figli, i pezzi di un enorme cazzo sempre teso, con loro conquisterò il paradiso per farlo diventare un posto invivibile. Il silenzio stampa continua." Criptico come sempre il Professore si allontana dai microfoni con in mano la testa di un vigile da rosicchiare, premio per la sua riconferma sul campo. Gli occhi della tigre sono tornati.

Le Pagelle
Poncharello 6.5. Come i grandi portieri si fa trovare pronto nelle pochissime occasioni che lo vedono impegnato. Non ha responsabilità sui tre gol ma ha il mertito di ricacciare in gola le esultanze di vespozzo con almeno tre parate e le sue uscite scomposte sono ormai soltanto un ricordo. Passa quasi tutta la partita a farsi massaggiare la schiena da una thailandese molto bona che si trovava in zona. Rilassato e Rilassante
MadRabbit 7. E' in un periodo di forma splendida, te ne accorgi dalle sue sgroppate disperate sulla linea laterale e dalla reattività con la quale risponde alle sollecitazioni della LLOD. Il suo passo ha la cadenza e la cattiveria di una cassa dritta che lascia fiamme sull'erbetta della ScialuppaDiCarbonara Arena. In Odore Di Nazionale Leporide.
Il Principe 7.5. E' il comandante senza scrupoli di una difesa di tagliagole. Vespozzo non vede un pallone e quando lo fa sembra di vedere il principe sorridere come per dire "toccala mo la palla che la prossima volta ti umilio". Dispensa perle a pubblico e compagni sotto forma di anticipi, stop e spettacolari discese palla al piede. Dispensa vagonate di letame agli avversari sotto forma di randellate e frasi velenose. Forse il migliore il campo. Sicuramente il vernacoliere meno chiacchierone della truppa toscana. Irridente
Behemoth 7. Si piazza nella sua zona di competenza e dirige il traffico dall'angolo di un marciapiede. Pronti via prende a calci indisponenti polli che si prendono in campo liberta non concesse vista la loro natura di castrati. Quando la situazione torna tranquilla randella che è un piacere, comanda marcature e anticipa compagni e avversari. La frequenza con la quale scende sulla fascia sinistra è la dimostrazione che il suo gemello in mezzo alla difesa gli da sicurezza. Mezzo voto in più per il suo primo gol in maglia metallurg. Fischiettante
Setteciole 7.5. Aveva dichiarato che sarebbe tornato ai fasti di un tempo e lo ha fatto. I guai fisici sembrano dimenticati, la forma è tornata splendida. Fa una cascettata di gol, scatta su entrambi i fronti con una frequenza inaudita, aiuta i compagni di difesa appena può, serve palle d'oro agli attaccanti del caso. Non si ferma mai come le duracell e a fine partita pare non abbia nemmeno sudato tanto. NitroDragster
Professore 7.5. E' difficile trovare pecche nella sua splendida partita. Fa tutto: attacco, impostazione, interdizione e qualche volta lo si vede anche in copertura sulle scellerate discese di Behemoth, il tutto dispensando a piene mani consigli ai suoi adepti. Tatticamente perfetto, dispensa cioccolatini alle frecce Morte e Setteciole, non perde mai un pallone nemmeno nel traffico e fa diversi gol, di cui quello in mezza rovesciata che è ormai il suo marchio di fabbrica. Maestro Shaolin
Morte 7. Si cala a pieno in un ruolo che secondo molti è sempre stato suo vedendo in lui la tigna e l'antipatia del migliore Inzaghi. Causa infortunio non ha la gamba, e si vede, ma quando riesce a spiegare ai compagni il metodo giusto per servirlo la musica cambia e tutti rimangono attaccati alle sedie ad ascoltare la mortifera ballata. Ringhia su tutti i palloni, serve innumerevoli sponde, chiama tutti i movimenti offensivi, si rende sempre pericoloso, prende per sè prepotentemente e giustamente il ruolo di rigorista della squadra, e urla contro la sua falce ancora poco affilata. Intonato.

14 cazzate:

il mister 13 febbraio 2008 alle ore 15:49  

apprezzo molto. anche il fatto che i voti sono contenuti. qualche palla l'ho persa, comunque. ma soprattutto mi sento veramente male da ieri. non sto in piedi. così deve essere. alla prossima, sempre così. speriamo che gli altri recuperino Geppo e Iampaglia, così appiattirli sotto il letame sarà meraviglioso...

Anonimo,  13 febbraio 2008 alle ore 15:49  

Ma... non capisco... non era finita zero a zero?

Complimenti per l'ispirazione!

Anonimo,  13 febbraio 2008 alle ore 15:50  

cazzo, poncherello almeno 7. porcocazzo. e che cazzo

Anonimo,  13 febbraio 2008 alle ore 15:54  

di ponch.

http://www.youtube.com/watch?v=HHWS0H2JqSU

El C.i.d. 13 febbraio 2008 alle ore 16:05  

ehi
non criticate le pagelle
checcazzo è l'ammutinamento del bounty?
io vi impicco per le vostre stesse budella sono stato chiaro?

Anonimo,  13 febbraio 2008 alle ore 17:09  

Ma com'è che vi assegnate sempre un gol in più? ne avete fatti 13, non 14... tirando da venti metri con portiere e difensore zoppi per il gol del 12-3, alla faccia del fair play...scomposti siente nella sconfitta come nella vittoria.. venite a lezione di terzo tempo da noi...
Diego e Andrea Della Valle...anch'io adoro guidare e camminare con valleverde formula, parola di eddie irvine

il mister 13 febbraio 2008 alle ore 17:14  

niente terzo tempo. mai. sul gol da venti metri - all'incrocio - si è detto troppo, come se fosse tutto lì il senso della partita. e poi, lo dico senza polemica che ci crediate o no, se non ce la facevate più per i due infortuni si poteva pure smettere. bastava dire "basta così" e amen. finiva undici a 3, o 8 a tre o 8 a 1. non cambia molto, no?

El C.i.d. 13 febbraio 2008 alle ore 17:18  

professore li lasci perdere
loro sì che sono un esempio di fair play nella vittoria e nella sconfitta
infatti pare che lo stile juve sia stato nominato stile real verza
tanto i commenti sulla partita poi li fanno in anonimo e le offese in campo le senti sottovoce
Castrati!

Anonimo,  13 febbraio 2008 alle ore 17:33  

ragazzi, per una volta dobbiamo fare un passo indietro e ammettere le nostre colpe.

il gol a un metro di distanza, con il portiere a terra, ha condizionato in senso negativo la gara dei nostri avversari, che altrimenti avrebbe avuto un esito ben diverso.

quell'episodio è stato fondamentale ai fini del risultato e ci ha permesso di vincere, in modo sleale, una partita nella quale siamo stati costantemente schiacciati.

gli attaccanti verzi hanno fatto impazzire la difesa metallica, i difensori verzici hanno annullato gli avanti neri. questa è la realtà.

per non parlare dell'infinita serie di tiri fuori di un soffio, di pali , di traverse che hanno impedito al Real Verza di realizzare una decina di meritatissimi gol.

e noi, incapaci di giocare e di reagire, abbiamo soltanto saputo approfittare di un episodio antisportivo, per di più a inizio gara.

tutto questo, tralasciando il fatto che il portiere era infortunato a causa del nostro pessimo stile di gioco, falloso e cattivo.

siamo umili, fratelli metallurghi, e impariamo la scuola del fraseggio e dell'interdizione dagli indomiti e onesti paladini verzani.

mi pento e mi dolgo
dei miei peccati

dulcis in fundo: ma se in due tempi gliene facciamo 14, nel terzo tempo abbiamo un tetto ho possiamo arrivare a un pingponghistico 21?

Anonimo,  14 febbraio 2008 alle ore 05:06  

L'ex capitano, a bordo di una bananiera, nei pressi di Caracas, attirato da una misteriosa ed allettante offerta del Deportivo Cali, ha visto un mozzo sfogliare un giornale. Era il foglio del DPO Metallurg. Gliel'ha strappato di mano, si è beccato una coltellata in mezzo alla gola, ma ha letto la cronaca del trionfo. La squadra gira, i tempi corrono. Non c'è più posto per lui nel DPO, meglio così, tanto vale tirare le cuoia, felici a Caracas. Così pensò l'ex capitano, prima di spegnere la sigaretta del mozzo con il palmo della mano, di sua spontanea volontà, naturalmente. Dimenticavo, il cargo si chiama Vennegoor of Hesselink. E l'ex capitano gioca tuttoggi nel Deportivo, con una vistosissima fascia golare. Gioca in un 4-3-3, ala sinistra offensiva, come nei suoi esordi, come oggi fa Martinez. Dal Vennegoor of Hesselink, è tutto. Per ora. Avanzi, Metallurg. avanzi.

Anonimo,  14 febbraio 2008 alle ore 11:22  

grande CAPITANO!

Anonimo,  14 febbraio 2008 alle ore 14:03  

stimattissima llod sono un giovane difensore e ammiro molto la vostra squadra sogno un giorno di venire a giocarci, volevo solo chiedervi come cazzo fate a controllare la mente dell'attacante costringendolo a stare sempre a 30 metri di distanza dalla vostra porta e quella dei centrocampisti talmente tanto impauriti da non voler superare il centrocampo neanche dopo il triplice fischio spero che un giorno mi svelerete il segreto

El C.i.d. 14 febbraio 2008 alle ore 15:31  

carissimo ammiratore
devi sapere che per controllare dei fuoriclasse cuordileone come i famigerati vespotto e l'imperatore
c'è bisogno del massimo della concentrazione e di una tecnica molto antica insegnata sui monti dell'Himaiala dal maestro Caz Mei
che si chiama Ciabbattata nel Muso
Se vorrai impararla contattami in privato
ti faro avere il numero per intercettare il suo piccione viaggiatore personale
ma ti avverto
la strada da intraprendere è lunga e piena di buche e soprattutto procurati un buon paio di zoccoli dott. scholls!

distinti

Anonimo,  14 febbraio 2008 alle ore 15:55  

io credevo che retrocedessero e levassero la gamba solo per prenderci in giro...

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