D.P.O. Metallurg 8-4 Red Pepper
Non è facile parlare di una vittoria maturata in una clima di tensione e nervosismo che ha distolto l'attenzione dal calcio giocato. La polemica infiamma, ma tocca trovare un giusto equilibrio tra morale e giuoco del calcio e raccontare questo battesimo F.I.C.A. tra Metallurg e Red Pepper.
Un dato può confortare gli uomini in nero: prima che tutto sfociasse nel sungue, gli uomini di Mister Abdul condecevano la partita per 4-0, orfani anche di due pali che, quando l'incontro era ancora in parità, hanno negato per due volte la gioia del vantaggio al Dottor Morte. Questo la dice lunga sui valori calcistici realmente espressi ieri sera nella gelida cornice di Katanga. Il Metallurg è partito coperto, con ordine, lasciando l'iniziativa in mano agli avversari per 15 minuti abbondanti. Agendo di rimessa, il Dpo ha trovato, nonostante i due legni, la pace di un confortevole vantaggio su cui hanno messo la firma Abdul (2), Tommy (1) e Vito Tuttociola (1).
Poi il degenero. In un clima sempre più teso si è assistito a una vera e propria caccia all'uomo (così è stata definita da voce bipartisan) che ha mietuto vittime illustri da ambo le parti. Chi non cercava l'annichilimento fisico avversario, trovava consolazione nella provocazione verbale, così che Katanga si è trasformato in una puntata del Maurizio Costanzo Show con ospiti Vittorio Sgarbi, Maurizio Gasparri e Alessandra Mussolini. Labile il distinguo tra agonismo e istinti assassini. Gli episodi sono molti, bipartisan anche qui, e molto controversi. L'apice della telenovela sudamericana in un calcio di punizione dal limite per i Pepper, calciato (ingenuamente!) a sorpresa nonostante la richiesta di distanza e conclusosi in gol. E daje di bagarre!
Quando gli animi si sono placati la partita è scivolata sui gelidi binari della notte inoltrata. Dal punto di vista calcistico l'incontro aveva poco altro da raccontare. I Pepper hanno tentato di rifarsi sotto: Cannone sigla di piede e poi di testa, due traverse e qualche uscita provvidenziale di Amedò salvano la porta di un Metallurg evaporato nei fumi della rabbia e nel gelo di Katanga. Ma i neri hanno ancora la forza di allungare così che Gemello, dopo essersi divorato un gol a tu per tu con Skizzo dopo aver saltato l'intero squadra peperonata a suon di rimpalli e contrasti, trova la gioia personale con una punizione da distanza siderale lisciata da Vito con beffa al colpevole portiere avversario. Sul 5-2 c'è solo il tempo per qualche sgroppata per parte. Un botta e risposta che porta ancora Abdul e Vito alla rete, con pronta risposta di Generale e Re Farfa. Sigilla sull'8-4 un risultato già ovvio dopo i primi dieci minuti (prima della bagarre per capirsi) un pregevole destro di Tommy in mezza volé, che insacca alla destra di Skizzo proprio mentre il buon Katanga ha la pietà di spegnere i riflettori e mandare tutti sotto le docce.
Una vittoria facile e merita quella metallurga, frutto anche di un avversario fortemente rimaneggiato da infortuni e assenze. Una vittoria che lancia per una volta nella vita gli uomini in nero in testa alla classifica. Una vittoria che non deve però far sentire arrivati e completi, per tutti i fattori sopra elencati, per l'imminente catastrofica perdita di Amedò, perché l'avversario della settimana prossima è fatto di tutt'altra pasta, sia nei piedi sia nella testa.
LE PAGELLE:
Amedò 6,5: letteralmente congelato, si affida alle uscite di pugno e alle parate di piede. Beffatto dal diagonale maligno di Cannone che apre le danze per i Pepper, è incolpevole sugli altri tre gol. "Quant'è bella portierezza che si fugge tutta via, chi vuol essere lieto sia, del doman non v'è certezza!". A presto saracinesca!
D'Abbicco 6,5: ha il grande merito di essere tra i pochissimi a non entrare nemmeno per un nanosecondo nella polemica che infiamma la partita. Diligente terzino di copertura, limita le incursioni di Re Farfa e dimostra di riuscire sempre più spesso a trovare i tempi giusti per gli inserimenti in corsia. Un paio dei quali lo portano a cross pericolosi. David Beckham (contento te!)
Gemello 6,5: si mette il tutù per marcare senza ruggine un eroico Cannone azzoppato ma in campo. Soffre l'obbligo di bontà e ne subisce le conseguenze testosteroniche finendo a strillare e sbraitare contro tutto e tutti fomentando lo spirito sanguinario della partita, ma non cede agli istinti più biechi dello spezza-caviglie. Segna il gol più brutto dell'anno (il primo ufficiale in F.I.C.A. per lui) e si riempie di ridicolo sfoggiando la maglietta del Partito Democratico. Dirà alla stampa di non essersene accorto, ma non gli crede nessuno. Buona prova, comunque, in copertura.
Dottor Morte 6,5: parte a razzo ma il legno alla destra del portiere avversario gli nega per due volte nel giro di cinque minuti la gioia del gol. Protagonista involontario della bagarre di metà partita per un intervento duro, potente, ai limiti del regolamento ma pur sempre sulla palla, passa alle cronache per una sfuriata a muso duro contro Re Farfa. Le parole saranno pur state di fuoco, ma le pedate fanno più male! Finisce in avanti, muovendosi bene, ma senza trovare l'intesa giusta con i compagni per il guizzo del gol. Su un paio di sue conclusioni nel finale anche l'attonito portiere ospite trova il guizzo giusto per dirgli di no. Meglio dottore, che questi tre gol ci serviranno di più nel derby!
Vito Tuttociola 7,5: entra e segna il 3-0 archiviando di fatto la partita. Il mister gli consiglia compiti di copertura, ma lui - che non è tipo da perder fiato in polemiche sterili - non si accontenta, trova la gioia del raddoppio e sfiora in più occasioni la tripletta. Costantemente prezioso in fase difensiva, è il vero e proprio uomo in più sui ribaltoni, forte della sua corsa e del suo destro assassino (solo contro il pallone però!).
Alessiao 6,5: è il più classico dei centrocampisti ombra che tanto bene fanno a una squadra. Non spicca in personalismi, dribbling e manca in un paio d'occasioni l'appuntamento con il gol, ma è sempre nel vivo dell'azione sia in fase d'impostazione che di contenimento. Senza perdere equilibrio tattico (e tantomeno la testa) è l'ago della bilancia nel centrocampo metallurgo orfano di Beppe e Di Blasi. Buona conferma!
Tommy 7,5: è tra i tre colpevoli della partita ad alta tensione insieme al suo Gemello e al suo amico quasi pelato. Doveroso scriverlo, visti gli strascichi polemici, doveroso sottolineare che per chi scrive non ha fatto altro che il suo sporco lavoro, che è fatto di corsa, recuperi e pedate, da che mondo e mondo, come per ogni incontrista (v'immaginate un Trap o un Gattuso con la fedina penale pulita?). Impreziosisce una gara di infinita quantità - sta migliorando anche sotto il profilo del fiato e dell'impostazione ordinata - con due gol fondamentali: il primo, coronamento di un inserimento di 30 metri, mette una pietra tombale sull'esito della partita dopo 20 minuti; il secondo sul fotofinish gli darà consapevolezza delle sue doti tecniche (molto) nasconste. Non ti imbuonire, continua così!
Abdul 7,5: uno per domarli, uno per trovarli, uno per ghermirli e nel buio incatenarli. Sono i tre gol di mister Abudl, che annientano all'inizio nel mezzo e alla fine la resistenza peperonata. Una prova offuscata dal non aver preso parte alle quasi rissa scoppiata in campo (e siamo a cinque su otto ragazzi, possiamo passare al botteghino a ritirare il premio Fair Play!) se non per reagire stizzito all'ennesimo fallo sulle caviglie del suo marcatore, si fa per dire, perché ieri Abdul non l'ha visto nessuno nemmeno in cartolina. Che partisse da vicino o da lontano, che decidesse di concludere o di smistare, ha sempre trovato il modo di far male. Da Libro Cuore quando ha pregato uno degli infini palloni calciati in porta: "entra ti prego entra!". Maiuscolo.
Un dato può confortare gli uomini in nero: prima che tutto sfociasse nel sungue, gli uomini di Mister Abdul condecevano la partita per 4-0, orfani anche di due pali che, quando l'incontro era ancora in parità, hanno negato per due volte la gioia del vantaggio al Dottor Morte. Questo la dice lunga sui valori calcistici realmente espressi ieri sera nella gelida cornice di Katanga. Il Metallurg è partito coperto, con ordine, lasciando l'iniziativa in mano agli avversari per 15 minuti abbondanti. Agendo di rimessa, il Dpo ha trovato, nonostante i due legni, la pace di un confortevole vantaggio su cui hanno messo la firma Abdul (2), Tommy (1) e Vito Tuttociola (1).
Poi il degenero. In un clima sempre più teso si è assistito a una vera e propria caccia all'uomo (così è stata definita da voce bipartisan) che ha mietuto vittime illustri da ambo le parti. Chi non cercava l'annichilimento fisico avversario, trovava consolazione nella provocazione verbale, così che Katanga si è trasformato in una puntata del Maurizio Costanzo Show con ospiti Vittorio Sgarbi, Maurizio Gasparri e Alessandra Mussolini. Labile il distinguo tra agonismo e istinti assassini. Gli episodi sono molti, bipartisan anche qui, e molto controversi. L'apice della telenovela sudamericana in un calcio di punizione dal limite per i Pepper, calciato (ingenuamente!) a sorpresa nonostante la richiesta di distanza e conclusosi in gol. E daje di bagarre!
Quando gli animi si sono placati la partita è scivolata sui gelidi binari della notte inoltrata. Dal punto di vista calcistico l'incontro aveva poco altro da raccontare. I Pepper hanno tentato di rifarsi sotto: Cannone sigla di piede e poi di testa, due traverse e qualche uscita provvidenziale di Amedò salvano la porta di un Metallurg evaporato nei fumi della rabbia e nel gelo di Katanga. Ma i neri hanno ancora la forza di allungare così che Gemello, dopo essersi divorato un gol a tu per tu con Skizzo dopo aver saltato l'intero squadra peperonata a suon di rimpalli e contrasti, trova la gioia personale con una punizione da distanza siderale lisciata da Vito con beffa al colpevole portiere avversario. Sul 5-2 c'è solo il tempo per qualche sgroppata per parte. Un botta e risposta che porta ancora Abdul e Vito alla rete, con pronta risposta di Generale e Re Farfa. Sigilla sull'8-4 un risultato già ovvio dopo i primi dieci minuti (prima della bagarre per capirsi) un pregevole destro di Tommy in mezza volé, che insacca alla destra di Skizzo proprio mentre il buon Katanga ha la pietà di spegnere i riflettori e mandare tutti sotto le docce.
Una vittoria facile e merita quella metallurga, frutto anche di un avversario fortemente rimaneggiato da infortuni e assenze. Una vittoria che lancia per una volta nella vita gli uomini in nero in testa alla classifica. Una vittoria che non deve però far sentire arrivati e completi, per tutti i fattori sopra elencati, per l'imminente catastrofica perdita di Amedò, perché l'avversario della settimana prossima è fatto di tutt'altra pasta, sia nei piedi sia nella testa.
LE PAGELLE:
Amedò 6,5: letteralmente congelato, si affida alle uscite di pugno e alle parate di piede. Beffatto dal diagonale maligno di Cannone che apre le danze per i Pepper, è incolpevole sugli altri tre gol. "Quant'è bella portierezza che si fugge tutta via, chi vuol essere lieto sia, del doman non v'è certezza!". A presto saracinesca!
D'Abbicco 6,5: ha il grande merito di essere tra i pochissimi a non entrare nemmeno per un nanosecondo nella polemica che infiamma la partita. Diligente terzino di copertura, limita le incursioni di Re Farfa e dimostra di riuscire sempre più spesso a trovare i tempi giusti per gli inserimenti in corsia. Un paio dei quali lo portano a cross pericolosi. David Beckham (contento te!)
Gemello 6,5: si mette il tutù per marcare senza ruggine un eroico Cannone azzoppato ma in campo. Soffre l'obbligo di bontà e ne subisce le conseguenze testosteroniche finendo a strillare e sbraitare contro tutto e tutti fomentando lo spirito sanguinario della partita, ma non cede agli istinti più biechi dello spezza-caviglie. Segna il gol più brutto dell'anno (il primo ufficiale in F.I.C.A. per lui) e si riempie di ridicolo sfoggiando la maglietta del Partito Democratico. Dirà alla stampa di non essersene accorto, ma non gli crede nessuno. Buona prova, comunque, in copertura.
Dottor Morte 6,5: parte a razzo ma il legno alla destra del portiere avversario gli nega per due volte nel giro di cinque minuti la gioia del gol. Protagonista involontario della bagarre di metà partita per un intervento duro, potente, ai limiti del regolamento ma pur sempre sulla palla, passa alle cronache per una sfuriata a muso duro contro Re Farfa. Le parole saranno pur state di fuoco, ma le pedate fanno più male! Finisce in avanti, muovendosi bene, ma senza trovare l'intesa giusta con i compagni per il guizzo del gol. Su un paio di sue conclusioni nel finale anche l'attonito portiere ospite trova il guizzo giusto per dirgli di no. Meglio dottore, che questi tre gol ci serviranno di più nel derby!
Vito Tuttociola 7,5: entra e segna il 3-0 archiviando di fatto la partita. Il mister gli consiglia compiti di copertura, ma lui - che non è tipo da perder fiato in polemiche sterili - non si accontenta, trova la gioia del raddoppio e sfiora in più occasioni la tripletta. Costantemente prezioso in fase difensiva, è il vero e proprio uomo in più sui ribaltoni, forte della sua corsa e del suo destro assassino (solo contro il pallone però!).
Alessiao 6,5: è il più classico dei centrocampisti ombra che tanto bene fanno a una squadra. Non spicca in personalismi, dribbling e manca in un paio d'occasioni l'appuntamento con il gol, ma è sempre nel vivo dell'azione sia in fase d'impostazione che di contenimento. Senza perdere equilibrio tattico (e tantomeno la testa) è l'ago della bilancia nel centrocampo metallurgo orfano di Beppe e Di Blasi. Buona conferma!
Tommy 7,5: è tra i tre colpevoli della partita ad alta tensione insieme al suo Gemello e al suo amico quasi pelato. Doveroso scriverlo, visti gli strascichi polemici, doveroso sottolineare che per chi scrive non ha fatto altro che il suo sporco lavoro, che è fatto di corsa, recuperi e pedate, da che mondo e mondo, come per ogni incontrista (v'immaginate un Trap o un Gattuso con la fedina penale pulita?). Impreziosisce una gara di infinita quantità - sta migliorando anche sotto il profilo del fiato e dell'impostazione ordinata - con due gol fondamentali: il primo, coronamento di un inserimento di 30 metri, mette una pietra tombale sull'esito della partita dopo 20 minuti; il secondo sul fotofinish gli darà consapevolezza delle sue doti tecniche (molto) nasconste. Non ti imbuonire, continua così!
Abdul 7,5: uno per domarli, uno per trovarli, uno per ghermirli e nel buio incatenarli. Sono i tre gol di mister Abudl, che annientano all'inizio nel mezzo e alla fine la resistenza peperonata. Una prova offuscata dal non aver preso parte alle quasi rissa scoppiata in campo (e siamo a cinque su otto ragazzi, possiamo passare al botteghino a ritirare il premio Fair Play!) se non per reagire stizzito all'ennesimo fallo sulle caviglie del suo marcatore, si fa per dire, perché ieri Abdul non l'ha visto nessuno nemmeno in cartolina. Che partisse da vicino o da lontano, che decidesse di concludere o di smistare, ha sempre trovato il modo di far male. Da Libro Cuore quando ha pregato uno degli infini palloni calciati in porta: "entra ti prego entra!". Maiuscolo.
5 cazzate:
Scusate..non voglio essere polemico.. Tutto quello che volete.. anche il gol in Notturna... ma vedere il "non ti imbuonire, continua così" mi lascia senza parole, soprattutto dopo le infinite e-mail di oggi..
Ricordo che il senso del Calcio... non è agli stinchi... ma al pallone!!
sì va bene. ma cerchiamo di dare alle cose il giusto peso e ricordiamoci che questo è un blog stupido per gente stupida su cui scrivono scrittori stupidi.
si cerca di scrivere tra il serio e il faceto. le mail hanno tutt'altro spessore.
accedere senza bilancia please!
pepper spia,sei amico della polizia
la spia sarai te! Anonimo di merda! abbi il coraggio... identificati!
CIOKKINO!!!
Cmq, va bene la cosa a sfottò... sono il primo a farlo..
Il fatto è che qst partita non deve essere di esempio! che sia chiaro almeno questo!
un saluto a tutti
bella pe' il metallurg. Grandi continuate così che a poco a poco ritorno. Diblà!
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