Metallurg 3-1 Real Verza

E' un Metallurg cinico, operaio e compatto quello che torna alla vittoria dopo oltre due mesi di digiuno. Certo, la partita era una semplice amichevole, gli avversari di sempre rimaneggiati (privi di Barman e Vespozzo), ma di questi tempi è un risultato che vale oro. Insomma, per il Metallurg una buona prova, una di quelle di cui fare tesoro per il futuro per l'impegno, l'attenzione, l'approccio alla gara, la compostezza e l'ordine anche quando la squadra era in svantaggio. Alcune individualità devono ancora crescere, ma questa è la strada giusta da seguire.

Partita contratta ed equilibrata a causa della nebbia e di una manto erboso viscido e insidioso. Il Metallurg parte in sordina, difende con ordine e argina senza patemi la manovra del Verza. Verza che passa in vantaggio al 20' grazie a una potentissima punizione calciata e procurata da Loris, steso da Gemello al limite dell'area.
Nonostante lo svantaggio i neri non si scompongo e trovano presto il pareggio e il vantaggio grazie a un Morte molto ispirato che pennella un cross perfetto sulla testa di Baudaffi e a una piattone di Beautiful Mind dopo uno scambio al limite dell'area con Abdul. Il Metallurg amministra in vantaggio senza patemi, tira il fiato schierandosi con due difensori ed è cinico nelle ripartenze. Nonostante il campo renda difficile ogni spunto la partita si fa vibrante e divertente. A una bordata di Loris respinta di pugno da Amedò risponde Abdul con un tiro alto di poco. Ancora l'avanti metallurgo sfiora la rete della tranquillità, ma il suo tiro si stampa beffardo sulla traversa. Stessa sorte per la sassata di Morte poco dopo: è il palo a dire no all'esterno kalashnikov-stellato.
Il Verza sfiora il pareggio beffa quasi allo scadere: il tiro a botta sicura di capitan Milluzzi è respinto sul palo da un intervento alla disperata di Gemello davanti alla porta ormai vuota dopo un mischione in area. C'è solo il tempo per gli ultimi contropiedi del Metallurg, coronati dall'ennesima sgroppata di Morte che pennella l'ennesimo cross sul testone di Abdul che, liberissimo, suggella il definitivo 3-1.


LE PAGELLE

Amedò 6,5: poco impegnato, risponde sempre presente. Felino sui cross e nelle uscite, si affida ai pugni per respingere i tiri dalla distanza, non fidandosi del pallone umido e vischioso. Dà sicurezza al reparto e deve arrendersi soltanto alla precisione e alla potenza della punizione di Loris. Sul suo palo, certo, ma quasi impossibile da respingere.

Morte 7: operaio e concentrato, non concede un millimetro in copertura, gioca la palla in modo semplice e efficace e si propone creando scompiglio sulla sua fascia di competenza. Due cross al bacio, un paio di tiri che meritavano maggior fortuna. Una prova di umiltà e sacrificio, al servizio della squadra. Una prova praticamente perfetta.

Gemello 6: l'ottimo lavoro di centrocampisti e ali lo lasciano praticamente disoccupato per tutta la partita. Soffre la velocità e la tecnica di Loris ma cerca di supplire con la posizione e l'anticipo. Determinante nel salvataggio a volo d'angelo su Milluzzi, continua a sbagliare troppo in fase d'impostazione.

Tuttociola 7: al pari del suo dirimpettaio di fascia, disputa una partita praticamente perfetta. Ordinato e sempre perfetto in copertura, è il solito missile imprendibile quando si propone in avanti. Sfiora il gol in un paio d'occasioni a inizio partita, poi si dedica anche lui a una prestazione ordinata e efficace. Una sicurezza.

Baudaffi 6,5: ottima intesa con il compagno di reparto Di Blasi. Anche per lui una partita ordinata, impreziosita da numerosi passaggi illuminanti e dal gol di testa del pareggio. Soffre appena le enormi dimensioni del campo e sembra essere tornato lo zuccherino che tutti ricordano. Uomo d'ordine capace sempre di un colpo di genio.

Di Blasi 6,5: dopo una splendida azione personale, regala la palla Cicero scambiandolo per il compagno Abdul. Galeotto fu il calzettone... Un'altra buona prova in mezzo al campo per il ragazzo di Barcellona, che sta acquistano continuità e sicurezza. Buoni piedi, buona corsa, dà solidità e spessore a un centrocampo che sembra finalmente ritrovato.

Beautiful Mind 7: segna il gol del vantaggio metallurgo con un piattone freddo e piazzato. Si mette in mezzo al campo a distruggere gioco con efficacia, ed è attento e preciso anche in fase d'impostazione. Sfrutta i centimetri per rendersi pericoloso sui calci d'angolo. Partita senza sbavatura, buona conferma.

Abdul 6: ancora lontano dalla condizione migliore, l'avanti metallurgo sbaglia due gol quasi facili con il suo collo destro solitamente implacabile. Comunque prezioso nel gioco di sponda con esterni e centrocampisti, mette lo zampino in ogni gol della squadra. Ottima lettura della partita - da mister - dispone una squadra ordinata e cinica e gestisce bene la roulette dei cambi.